Cenni storici e Pregi della Carne

 
L’interesse scientifico per la nutrizione si evidenzia verso l’età moderna XVII° e XVIII° secolo e il ruolo della carne viene riconfermato nella sua importanza come elemento apportatore di fattori necessari all’organismo quali le PROTEINE ad alto valore biologico dette Nobili. Esse sono composte da un insieme di AMINOACIDI di cui è nota l’importanza fisiologica per l’uomo.

Dei 20 aminoacidi che costituiscono le proteine, 9 sono dette essenziali perché il nostro organismo non li può sintetizzare autonomamente, ma deve assumerli attraverso gli alimenti, uno fra questi è la Lisina.

Il potere nutritivo della carne non è dato soltanto dalla forte presenza delle proteine nobili, ma anche da altri componenti e sostanze: potassio, ferro, fosforo, magnesio, sostanze azotate, vitamine B1, B 2, B12, Niacina (PP), nonché tracce di Vitamina A, B.

Il prof. P.Luigi Biagi dell’Università di Bologna asserisce che una diminuzione di alimenti di origine animale potrebbe esporre la popolazione a carenze di Aminoacidi  che inciderebbero negativamente a livello metabolico, sul sistema ormonale e nervoso. Ultimamente, alcuni ricercatori hanno ipotizzato una relazione tra mancanza di alcuni Aminoacidi e aggressività. La carenza poi di vitamina B12 può portare precocemente alla demenza senile.

Un altro pregio è l’elevata digeribilità, legata a diversi fattori:

-contenuto in grassi

-metodo di cottura

-masticazione ( lenta)

-qualità della carne.

Di regola le più digeribili sono le carni prive di parti tendinose e fibrose, cotte ai ferri o bollite:

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Inoltre il luogo comune che la carne abbia un alto tasso di colesterolo è da ridimensionare, se confrontiamo:

      -Una bistecca alla griglia contiene 70 mg di colesterolo  ogni  100gr;

  –La mozzarella ne contiene 80 mg;

  -Prosciutto crudo e aringhe 85 mg;

-Uovo circa 500 mg;

-Burro 250 mg;

-Calamari e aragosta 200 mg.

I nutrizionisti consigliano di non superare i 300 mg al giorno di colesterolo.

 
 

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